Trampwithyourdog
Me and Dj's travel blog
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Tramp with your dog: avere un cane non significa dover rinunciare a qualcosa
Vienna,
verde capitale
Vienna è monumentale. E non c'è niente di più bello di portare il proprio cane ai piedi della storia
Nota per aver ospitato illustri compositori, è costituita per la metà da spazi verdi, ottimo intermezzo tra un palazzo e l'altro
PERCHE:
Se vi piace la storia. Se amate l’architettura. Se vi piacciono ordine e pulizia. E se vi piacciono parchi e giardini ottimamente curati, Vienna è una capitale da non mancare.
QUANDO:
Noi ci siamo stati in pieno inverno, nel periodo Natale Capodanno. Il clima era davvero rigido e come si vede dalle foto, Dj ha sempre indossato un cappottino di ottima fattura, caldo all’interno e antipioggia/antivento all’esterno. A differenza di Budapest, a Vienna Django ha avuto modo di correre un po' di più, perché nei parchi frequentati (quelli non turistici) non c’erano moltissime persone e riuscivo a lasciarlo libero.
DOVE:
Duomo, Opera, Parlamento, Palazzo Hofburg, Reggia di Schonbrunn e tantissimo altro.
ESCURSIONE:
Come per Budapest, e in generale per le capitali, partiamo col dire che sono tutte Passeggiate da una zampa di difficoltà. Ovviamente spetta a noi non trasformarle in qualcosa di più serio, se non ci fossero le condizioni (es cane con difficoltà motorie). Anche a Vienna puoi uscire alle 7 del mattino e camminare da una attrazione all’altra ininterrottamente per 15 ore. Noi uscivamo tra le 9 e le 10, e tranne una sera in cui abbiamo cenato fuori, rientravamo verso le 18. In inverno, quando cala il sole, fa davvero un freddo becco.
Se come me avete intenzione di soggiornare fuori dal centro, potete raggiungerlo facilmente con la metropolitana, ovviamente accessibile ai cani (pagano tariffa bimbo e con museruola). Il servizio metro è efficiente e ultra moderno. Sottolineo questo aspetto perché in un paio di stazioni per risalire in superfice c’erano esclusivamente scale mobili (e un ascensore per disabili, che forse avremmo potuto chiedere di usare). Django non ha paura di nulla ma delle scale mobili sì, non c’è verso di farlo salire. Io ho ovviato prendendolo in braccio fino in cima. Mi considero un uomo in forma e non certo debole, ma credetemi che - vestiti come eravamo, zaino in spalla e Django coi suoi 38 kg - arrivare in cima non è stata una passeggiata (anche se decine di persone ci fotografavano divertiti). Per cui, se avete un cane di una certa stazza che ha la stessa paturnia di Django preparate un piano B.
Sulle mete verdi vi consiglio https://www.wien.gv.at/english/environment/parks/ o comunque una ricerca approfondita sui motori di ricerca, perché purtroppo a Vienna non in tutti i parchi si può entrare, nemmeno con guinzaglio e museruola, vedi Reggia di Schonbrunn, Volksgarten e altri.
A differenza di Budapest, ci sono numerose aree sgambamento cani, anche queste facilmente reperibili online. Come regola generale, mi sento di dirvi che se un giardino è monumentale, il cane non è ammesso. Però ci sono molti parchi, anche nelle vicinanze di quelli “rinomati” in cui si può accedere e dove si trovano cestini per deiezioni e dispenser di sacchetti.
Ovviamente, nei siti di maggior richiamo turistico c’è sempre un’orda di gente, per cui, se il vostro cane è “misantropo”, dovrete considerare delle visite in orari molto mattinieri.
A Vienna non ho pericoli particolari da segnalare, tranne uno. Noi ci abbiamo passato l’ultimo dell’anno e mai avrei pensato che in un’aristocratica capitale teutonica ci fosse la cultura dei petardi e dei botti come a Napoli. Hanno cominciato alle 20 di sera e si sono fermati alle 5 del giorno dopo. Fortunatamente Django non ha nessuna paura ma se il vostro cane è sensibile, tenete presente che non passerà un bel capodanno.
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